Da martedì 1° gennaio 2019, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio 2019, la 145/del 2018 (qui testo e misure sull’energia) c’è stata la proroga di un anno delle agevolazioni fiscali nell’edilizia: fino 31 dicembre 2019 per i vari bonus in vigore.
Ecco le misure in vigore per il 2019.
Ecobonus per la riqualificazione energetica dei singoli edifici
Le detrazioni Irpef sono da ripartire in 10 rate annuali di pari importo e coprono il 65% delle spese sostenute per lavori sulle singole unità immobiliari volti a ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento, migliorare l’isolamento termico dell’edificio, installare pannelli solari per produrre acqua calda, sostituire impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione, sostituire scaldacqua tradizionali con scaldacqua in pompa di calore.
Ricordiamo che l’ecobonus è ridotto al 50% per alcuni tipi di intervento: acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, acquisto e posa in opera di schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione almeno in classe A o con generatori alimentati da biomasse combustibili.
Invece il bonus del 65% continua a essere applicato alle caldaie a condensazione in classe A dotate di sistemi evoluti di termoregolazione (vedi anche QualEnergia.it).
Estesa al 31 dicembre 2019 anche l’agevolazione del 65% per l’acquisto e posa in opera di pompe di calore in sostituzione di impianti esistenti, per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi (pompa di calore integrata con caldaia a condensazione) e per l’acquisto e la posa in opera di generatori a condensazione.
Ecobonus per i condomini
Per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali o che interessano tutte le unità immobiliari che compongono l’edificio, il bonus del 65% (ridotto al 50% per finestre/infissi, schermature solari e caldaie in classe A senza sistemi evoluti di termoregolazione), sale al 70-75% quando la riqualificazione consente di raggiungere determinati indici di prestazione energetica.
Queste maggiori detrazioni vanno calcolate su un ammontare complessivo fino a 40.000 euro da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari.
Il bonus aumenta all’80-85% se i lavori permettono anche di ridurre la classe di rischio sismico dell’edificio, con un limite massimo di spesa di 136.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari.
Cessione del credito
Ricordiamo che, collegata allo sgravio fiscale, c’è la possibilità di cedere il credito corrispondente alla società che esegue i lavori. Tale possibilità vale sia per gli interventi effettuati sulla parti comuni degli edifici condominiali, sia per quelli effettuati sulle singole abitazioni (vedi QualEnergia.it).
Bonus per le ristrutturazioni edilizie
La detrazione fiscale è del 50% fino a una spesa massima di 96.000 euro per singola unità immobiliare. Riguarda una serie di interventi, tra cui la manutenzione ordinaria (ma solo sulle parti a uso comune degli edifici) e straordinaria, il restauro e risanamento conservativo, opere finalizzate a ottenere risparmi energetici, installazione di fonti rinnovabili (tra cui pannelli fotovoltaici e batterie) e bonifica dell’amianto.